Pilotine

Le pilotine vengono utilizzate per favorire l’ingresso e l’uscita dal porto. Per svolgere la mansione di pilota in un porto occorre frequentare una scuola superiore specializzata: “l’Istituto Tecnico Nautico” ed ottenere il titolo di Capitano di lungo corso. Per raggiungere questo titolo bisogna superare due esami: il primo è conseguire il titolo professionale di Allievo Capitano di Lungo Corso, il secondo è conseguire il titolo di Aspirante Capitano di Lungo Corso. Successivamente apprendere direttamente sulle navi una maggiore conoscenza del loro utilizzo e della loro conduzione nella navigazione in tutti i mari del mondo.
Piloti di porto – pilotine

Il pilota del porto è un mestiere poco conosciuto, ma di vitale importanza per snellire il traffico portuale in sicurezza. E’ indispensabile nelle situazioni difficili, come il passaggio nei canali, o in caso di navigazione con nebbia. Viene imbarcato per facilitare l’arrivo e la partenza delle navi nei porti. Il pilota non assume mai il comando della nave, ogni potere rimane sempre al Comandante sul quale gravano tutte le responsabilità anche se decide di manovrare in modo diverso da quanto gli è stato consigliato dal pilota.
LA BISCAGLINA
Il suo posto di lavoro è il ponte di comando della nave ed il pilota di porto ci arriva in un modo molto rischioso. Una pilotina lo conduce dal porto alla nave dove solo attraverso la biscaglina può arrivare al ponte di comando. La biscaglina può essere alta fino venti metri e dovrà arrampicarsi con la sola forza delle braccia e delle gambe. A fine lavoro dovrà poi ovviamente ridiscendere e fare lo stesso percorso. Il capitano di lungo corso ha il compito di consigliare il comandante sulla rotta da seguire, con una stretta di mano fra il comandante e il pilota sul ponte di comando, avviene un simbolico passaggio di consegne.
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